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(g.l.) «La Regione sostiene con grande convinzione “Carniarmonie” per i molti meriti acquisiti negli anni. La Carnia è la “madre” del Friuli. È bello che questa manifestazione sappia unire tanti Comuni e coniugare l’armonia delle valli e delle vette della nostra montagna con l’armonia offerta dalla musica in contesti particolarmente suggestivi». Lo ha affermato ieri mattina a Udine il vicegovernatore con delega alla Cultura, Mario Anzil, durante la presentazione dell’edizione 2023 di “Carniarmonie”. «Le chiese, le pievi, i palazzi e i palcoscenici naturali di ben 27 Comuni della montagna del Friuli Venezia Giulia ospiteranno 36 concerti. Un programma di altissima qualità – ha aggiunto l’esponente della Giunta Fedriga – in grado di potenziare l’offerta turistica e culturale della nostra regione». «Va rivolto pertanto – ha concluso Anzil – un plauso agli organizzatori di “Carniarmonie” che da oltre 30 anni propongono una stagione di grande spessore che rappresenta un ottimo nutrimento per lo spirito. Questo evento sa, inoltre, mettere insieme il fascino della musica e quello della bellezza di alcuni luoghi magici del Friuli Venezia Giulia».
Il festival, diretto dal clarinettista Claudio Mansutti, si aprirà il 2 luglio con il concerto, nella magnifica Pieve di Castoia, a Socchieve, del violoncellista Mario Brunello assieme alla Fvg Orchestra, diretta da Aram Khacheh. La manifestazione – che coniuga musica, turismo, benessere e attenzione per la natura – andrà avanti fino a domenica 3 settembre, quando nella Chiesa di Santo Stefano a Piano d’Arta si esibirà l’Apollon Quartet, tra i più rinomati della Repubblica Ceca.
Fvg Orchestra aprirà “Carniarmonie 2023”.
La presentazione della prestigiosa rassegna musicale è avvenuta nella Sala Pasolini del Palazzo della Regione Fvg, dove il vicesindaco di Tolmezzo e assessore alla cultura Laura D’Orlando ha detto che si tratta di «un festival che è una tradizione, una vetrina per tutto il territorio della Carnia. Tolmezzo come Comune Capofila è orgoglioso di continuare a offrire cultura e grande musica attraverso “Carniarmonie”». Il presidente della Fondazione Bon, Andrea Giavon, ha invece rimarcato quanto sia importante «continuare a portare cultura anche nelle terre alte, dare valore ai talenti regionali e offrire un ventaglio di proposte internazionali laddove spesso, purtroppo, l’arte di qualità non sempre arriva». Quindi, dopo il saluto del vicepresidente Anzil, il consigliere regionale Stefano Mazzolini ha sottolineato che «”Carniarmonie” è la dimostrazione di una Carnia ricca, ed è necessario continuare a supportare queste iniziative, perché è grazie agli interventi musicali, culturali e sportivi che cresce la nostra regione».
La conferenza stampa a Udine.
Giuseppe Graffi Brunoro, presidente di PrimaCassa Fvg, e Giuseppe Morandini, presidente della Fondazione Friuli, sono poi intervenuti con unanimi consensi nel valorizzare questo festival che dà valore alla comunità ed al patrimonio artistico della montagna, anche per quanto concerne la protezione e valorizzazione del patrimonio strumentale, organi in particolare, con il ritorno dell’iniziativa “Dopo Messa”. Mentre il direttore artistico di “Carniarmonie”, Claudio Mansutti, ha puntellato gli interventi raccontando i tanti appuntamenti concertistici di questa speciale trentaduesima edizione.
Musica, territorio e comunità, dunque. Il Festival “Carniarmonie” è stato il primo a credere in questo trinomio, quando ancora l’offerta culturale nelle terre alte poteva dirsi molto povera, se non assente. E dopo aver inaugurato in oltre trent’anni di attività spazi, tra storia e paesaggio, fin prima inesplorati e diffuso conoscenze non solo musicali, ora si fa riconoscere per essere la prima rassegna in grado di accogliere, ospitare e favorire sinergie non solo locali, una delle sue prime qualità, ma nazionali, europee ed oltre, internazionali, portando il mondo in Carnia e la Carnia nel mondo. Con il rispetto dovuto ai luoghi, ecologista da sempre, e la stima delle genti con cui vive un’intesa empatica, anche quest’anno la programmazione è ricca e coinvolge, oltre a tutta la Carnia, la Valcanale ed il Canal del Ferro.
Alla sua trentaduesima edizione, il Festival diretto appunto dal clarinettista Claudio Mansutti si terrà in ben 27 Comuni con capofila Tolmezzo, per un totale di 36 concerti che raccolgono una varietà di proposte di indubbia qualità e ad ampio raggio, più di quanto ci aveva finora abituati. Da domenica 2 luglio, con l’atteso primo concerto nella magnifica Pieve di Castoia, a Socchieve, nientemeno che con il violoncellista Mario Brunello assieme alla Fvg Orchestra, diretta per l’occasione da Aram Khacheh, fino a domenica 3 settembre nella Chiesa di Santo Stefano a Piano d’Arta, con l’ultimo appuntamento della residenza artistica dell’Apollon Quartet, tra i più rinomati della Repubblica Ceca e in Carnia per tre date, si potrà assistere ad una sinfonia di concerti a garanzia di un’altra promessa mantenuta dell’ente promotore, la Fondazione Luigi Bon.
Claudio Mansutti
Il ventaglio dell’offerta tocca la maggior parte dei generi, privilegiando quelli acustici, e degli organici, con molte presenze estere. Tra queste il “Duo Nihz” tra yiddish e klezmer il 15 luglio ad Oltris di Ampezzo, gli “Extracello” a Malborghetto-Valbruna il 16 luglio in rete con l’austriaca Via Iulia Augusta Kultursommer. Il 20 a Cesclans, in collaborazione con Emilia Romagna Festival ed il supporto di Estonian Ministry of Culture e Estonian Cultural Endowmen, c’è l’”Estonian Sinfonietta Soloists” con il flautista Massimo Mercelli, Carlo Tortolano al corno alpino e Rūta Lipinaitytė maestro concertatore. Ci sarà poi il Brasile a Palazzo Savoia di Arta Terme il 21 luglio con artisti di varia provenienza, il 1° agosto a Comeglians andrà in scena il progetto dedicato a Maria Callas nel centenario della nascita, mentre quello per i centocinquanta dalla nascita ed ottanta dalla morte di Rachmaninov vedrà un concerto per due pianoforti con le brillanti Anastasia e Liubov Gromoglasova il 2 agosto a Timau di Paluzza, invece il 3 a Forni Avoltri ci sarà l’“Orchestra Tzigana” di Budapest ed i “Five Sax” da Vienna il 6 agosto a Pontebba. E questi sono soltanto alcuni degli ospiti internazionali che raggiungeranno le terre alte del Friuli.
Si rafforza inoltre l’ospitalità che “Carniarmonie” dedica alle organizzazioni musicali del territorio secondo la filosofia del fare squadra. Tra queste l’“Accademia Arrigoni” diretta da Domenico Mason che sarà in concerto il 14 luglio a Moggio Udinese con il violinista prodigio di dieci anni Mark Chia, il “Coro Natissa” diretto da Luca Bonutti il 30 luglio ad Amaro, con un ensemble strumentale di varia estrazione in un programma di autori contemporanei friulani insieme ad altri europei. In collaborazione con Ert Fvg c’è Ludovica Burtone in quartetto, artista friulana residente in America che presenta il 5 agosto a Forni di Sotto il suo album debutto “Sparks”, e ancora il 7 agosto a Tolmezzo, con l’Ente regionale teatrale, c’è la serata “Amadeus” che unisce la “Fvg Orchestra”, la direzione di Vito Clemente ed il pianista Antonio di Cristofano. Con Radio Onde Furlane, l’Associazione Culturale Giorgio Ferigo e Artetica, il 12 agosto all’Art Park di Verzegnis il festival presenta il cd “Trente” dei mitici FLK, con l’Anciuti Music Festival il 24 agosto a Forni di Sopra c’è l’oboista Heinz Holliger in trio, con Risonanze e Barocco Europeo il 19 agosto a Malborghetto-Valbruna c’è uno spettacolo dedicato a Stradella e al Barocco italiano. C’è il jazz spiccato di Mauro Ottolini il 19 agosto a Tolmezzo in collaborazione con il Museo Carnico, ci sono i concerti all’aperto come il 30 luglio con il “Tiepolo Brass Quintet” e lo swing nel Santuario di Raveo, quello al parco di Cave del Predil il 14 agosto con “Marko Hatlak & Kapobanda” insieme a Musei Tarvisio, evento inserito nei concerti di avvicinamento a “Go! 2025 – Nova Gorica-Gorizia Capitale Europea della Cultura”, o ancora i “Gospel on air” il 20 agosto ad Ampezzo, solo per dirne alcuni.
Immancabili le chiese storiche, le pievi, i musei, i palazzi della montagna friulana per programmi e formazioni pensati in funzione dell’acustica, oltre al ritorno atteso del format “Dopo Messa” per la valorizzazione degli organi storici della Carnia in collaborazione con Fondazione Friuli, “La lunga notte delle Pievi in Carnia” del Coro Fvg il 25, 26 e 27 agosto per una tre giorni dedicata alla coralità, e si potrebbe non finire, per cui vale nominare ancora almeno l’impegno che da sempre Carniarmonie dedica alla valorizzazione dei talenti regionali, offrendo loro esperienze professionali in contesti di rilievo. Il programma è ricco ed eterogeneo, per tutte le orecchie, gli spazi sono a misura di ragazzi, famiglie ed adulti.
Le comunità dei monti ed i tanti turisti sono pronti a stringersi nelle armonie di Carnia grazie a questa festa della musica che si rinnova ogni estate nella valorizzazione dei patrimoni locali. Tutte le informazioni con il calendario, i programmi musicali ed i consigli per vivere la Carnia nel pieno delle esperienze che sa offrire, sono sul sito carniarmonie.it e sulle pagine social del festival.
La storica Pieve di Castoia a Socchieve.
Il festival Carniarmonie è sostenuto da: Regione Friuli Venezia Giulia, Ministero della Cultura, i Comuni aderenti con capofila Tolmezzo, Ert Fvg, Camera di commercio Udine-Pordenone, Fondazione Friuli, PrimaCassa, BIM Tagliamento, Comunità di Montagna della Carnia, Aiam, Carnia Industrial Park, Secab, Legnolandia e mecenati come: MPM Srl, ORO CAFFE Srl, oltre a tutti coloro che sono voluti rimanere anonimi.
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In copertina, il violoncellista Mario Brunello che sarà grande protagonista il 2 luglio alla serata inaugurale di “Carniarmonie 2023”.